Chiesa di S. Francesco

Eretta nel XIV secolo, la chiesa parrocchiale di San Francesco domina l’estremità occidentale più a monte di Serrapetrona e si affaccia su un ampio sagrato ornato da aiuole verdi ed alberi. Il titolo di parrocchiale le fu conferito nel 1811, poiché l’antica chiesa di San Clemente era stata fortemente lesionata dal terremoto del 1799. Il terreno per costruire chiesa e convento di San Michele, divenuto poi di San Francesco, fu acquisito dai frati minori conventuali nel 1325. Alla costruzione lavorò un frate di Serrapetrona, Giovanni, soprannominato “della Martella”. Il frate morì il 28 febbraio 1331 a chiesa ultimata. L’intitolazione del convento e della chiesa a San Francesco venne molto più tardi; solo alla fine del ‘400 comincia ad apparire la denominazione di Chiesa di S. Francesco. Col trasferimento dei Conventuali vicino alle mura del castello, cominciarono ad aver consistenza fatti e persone, insomma cominciò la storia sacra e civile del castello. La comunità francescana infatti dette notevole lustro all’Ordine con i numerosi valenti personaggi che ne uscirono e con la realizzazione di notevoli opere d’arte a decoro del tempio. La popolazione ricambiava con la stima e la generosità verso i frati. Nel ‘700 la Chiesa aveva sette altari. I conventuali rimasero a Serrapetrona ed ufficiarono la chiesa fino al 1808, quando avvenne la soppressione napoleonica. In seguito a questo evento il titolo e la funzione della chiesa arcipretale di S. Clemente, sita dentro il castello, divenuta inagibile, passarono a quella di S. Francesco, mantenendo tale titolo sino ad oggi.

Tutta la costruzione si articola in un grande quadrilatero composto, sui tre lati a monte, dal convento e su quello a sud dalla chiesa. Al centro è ubicato il chiostro. Lo stile della Chiesa è quel gotico francescano tipico dell’Italia centrale, particolarmente diffuso nelle Marche e nell’Umbria. E’ costituita anche di un’abside rialzata rispetto al resto dell’edificio di culto. Il campanile è stato ricostruito nei primi decenni del ‘900 ed anche il resto della chiesa negli anni 1958-1961 ha subito dei profondi restauri. L’interno è ad unica navata con capriate scoperte, abside a pianta quadrata con volta a crocera su costoloni, delimitata da un arco trionfale a sesto acuto. La chiesa è stata fortemente danneggiata dal terremoto di Marche e Umbria del 1997 e completamente restaurata, fu riaperta solennemente il 12 maggio 2002. L’edificio non ha poi subito ulteriori danni con del Terremoto del Centro Italia del 2016 ed attualmente è officiata come chiesa principale del comune.
Tanti sono i capolavori artistici custoditi nell’edificio, tra cui spicca il Polittico di Lorenzo D’Alessandro ( sec XV), opera più importante lasciata a Serrapetrona fra il 1485 ed il 1490 dal pittore natìo di San Severino Marche, che fu fatto fare dai frati per raccontare alla gente, con incantevoli immagini, il Mistero della Salvezza con al centro il Cristo deposto dalla Croce (il Redentore) e la Madonna col Bambino (la Corredentrice), in quanto tutti i dipinti erano considerati la Bibbia dei poveri. La realizzazione della struttura lignea fu affidata all’intagliatore Domenico Indivini. Entrambi gli autori sono settempedani. La grande ancona (290 cm. di base e 465 cm. di altezza) è composta da 26 tavole, tra piccole e grandi, 10 delle quali formano i due ordini o registri e le rimanenti 16, di dimensioni molto minori, compongono la predella.
La crocifissione su tavola del XII secolo, è invece l’opera più antica custodita nella chiesa eseguita da anonimo marchigiano, riporta nelle figure della Madonna e di S. Giovanni, dipinte sotto le braccia del Cristo, caratteri comuni di ispirazione giuntesca. La tavola, restaurata nel 1971, fu esposta a Macerata nella Mostra della Pittura nel Maceratese dal duecento al tardogotico. Particolare è la rappresentazione dell’espressione del volto vivo e gioioso di Cristo, cosiddetto Refulgens come pure l’assenza della corona di spine.

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Informazioni

Nome della tabella
Indirizzo P.zza San Francesco
Orario Domenica mattina e festivi, negli altri giorni su prenotazione al Comune (+ 39 0733 908 321)
Costruzione XIV Secolo

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